E' omologabile dal Tribunale il cd. “Piano del Consumatore” con un considerevole taglio del debito anche laddove vi sia solo Equitalia come unico creditore.

Ciò è quanto emerge da un recente provvedimento del Tribunale di Busto Arsizio che, aderendo alla proposta di un contribuente, ha omologato un Piano di Composizione della Crisi da Sovraindebitamento (cd piano del consumatore) che prevede un cospicuo taglio del debito nei confronti di Equitalia (si veda decreto del Tribunale di Busto Arsizio, sezione seconda, del 15/09/2014 a firma del Presidente, Dott. Carmelo Leotta, RG:1/2014, liberamente visibile su www.studiolegalesances.it – Sez. Documenti).

Nel caso di specie, a fronte di un debito del consumatore di oltre 80.000,00 euro nei confronti di Equitalia, il Giudice ha accertato la sussistenza dei requisiti previsti dalla legge nr.3 del 2012 e ha giudicato fattibile un piano di rientro con una riduzione del debito di circa l’80%, dichiarando che: “Nel caso di specie l'unico bene di proprietà dell'istante era la quota di 1/6 dell'immobile … e nella "integrazione della proposta" depositata … era espressamente indicato che la quota in questione sarebbe stata venduta …”, inoltre, il Giudice evidenzia ancora come “Equitalia Nord non ha contestato nè l'effettivo ammontare del suo credito nè la convenienza del Piano”.

A seguito delle predette considerazioni, quindi, il Giudice ha omologato la riduzione del debito così come proposta nel piano dal consumatore, dichiarando inoltre che la procedura di omologa "non prevede, una pronuncia espressa relativa all'esdebitazione (ossia la liberazione dal pagamento del debito restante), che è, comunque, un effetto conseguente alla esecuzione del piano e non alla sua semplice omologazione".

Alla luce di ciò, pertanto, sarà concesso al debitore anche il beneficio della liberazione dei debiti residui non integralmente soddisfatti (in questo caso solo il debito con Equitalia).

Il provvedimento in oggetto offre quindi un quadro reale e importante sulle potenzialità di questo nuovo strumento e sulla possibilità dei cittadini di poterne realmente usufruire. Proprio per questo motivo il nostro centro studi sta cercando di fare chiarezza anche grazie a queste prime pronunce dei giudici.

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