Le sentenze pubblicate nel sito durante il mese di ottobre

TRIBUNALI

Tribunale - Sez. Santa Maria Capua Vetere - 3° civile -Ordinanza del 22.04.2020
Ad una illegittima iscrizione presso il registro protesti consegue il pericolo di un pregiudizio grave ed irreparabile in danno del cliente, se – come nella specie - imprenditore, in quanto il mantenimento del nominativo della ricorrente nel registro protesti, inibisce il normale sviluppo delle relazioni con il mondo bancario e finanziario, atteso il sospetto che investe la persona il cui nominativo sia stato ivi inserito, potendo determinare la revoca di altri affidamenti da parte di altri istituti di credito, sì da creare anche difficoltà insormontabili per l'accesso al credito bancario.


Tribunale Salerno - Sez. Terza civile -Sentenza del 11.12.2019
L'omesso deposito della nota di trascrizione del pignoramento entro 15 giorni dalla consegna della stessa al creditore determina l'inefficacia del pignoramento con conseguente improcedibilità della procedura esecutiva

Giudice di Pace Catania - -Sentenza 2458/2019 del 15.11.2019
In ordine al credito portato dalle ingiunzioni di pagamento per canoni idrici, lo stesso non è più dovuto, poichè prescritto, essendo chiara e palese l'applicazione della disciplina di cui all'art. 2948, n. 4, c.c., secondo il quale "si prescrivono in cinque anni gli interessi e, in generale, tutto ciò che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi"

Giudice di Pace - Sez. Locri -Sentenza 1990/2019 del 13.12.2019
L'azione esecutiva rivolta al recupero del credito derivante da canoni del servizio idrico comunale è soggetta non al termine decennale di prescrizione dell'actio iudicati previsto dall'art. 2953 c.c. bensì al termine proprio della riscossione dei tributi e, quindi, nel caso di specie, al termine quinquennale, non potendosi ravvisare alcuna novazione del credito

Tribunale Catania - Sez. Sesta civile -Ordinanza del 16.10.2020
In sede di pignoramento presso terzi, l’INPS ha illegittimamente effettuato un cumulo fra le due pensioni percepite dal debitore e precisamente fra la pensione di invalidità civile totale ex art. 13 L. 118/71 (impignorabile ai sensi dell’art. 545, comma 2 c.p.c., trattandosi di sussidio dovuto per malattia) e l’assegno di invalidità ordinario ex L. 222/84

Tribunale Reggio Calabria - Sez. Lavoro -Sentenza 909/2020 del 20.10.2020
Vi è interesse del ricorrente ad ottenere la statuizione giudiziale di non debenza dei periodi contributivi ancora pendenti su ruolo esattoriale

Corte d'Appello Reggio Calabria - Sez. Lavoro -Sentenza 868/2019 del 27.12.2019
L'opposizione all'esecuzione non è altro se non un'azione di accertamento negativo del credito, in cui l'interesse ad agire si identifica nella pretesa di negare la posizione debitoria. Se dunque il contribuente agisce sostenendo di non avere mai ricevuto la notifica della cartella ma chiede accertarsi la prescrizione posteriore all'assunta notifica, bisogna considerare che la prescrizione dei contributi previdenziali è sottratta alla disponibilità delle parti e pertanto l'azione di accertamento negativo è ammissibile anche se diretta solo all'affermazione della prescrizione. In tali ipotesi è necessario verificare in concreto, nella singola vicenda processuale, la sussistenza dell'interesse ad agire. L'interesse non implica necessariamente l'attualità della lesione di un diritto, bastando lo stato di incertezza oggettiva.

Tribunale Roma - Sez. Fallimentare - XIV civile -Sentenza 6074/2020 del 14.04.2020
Nel caso di soci limitatamente responsabili, qualora la società si estingua i soci rispondono dei debiti sociali nei limiti di quanto riscosso a seguito della liquidazione

Tribunale Siracusa - Sez. Lavoro -Sentenza 564/2020 del 23.07.2020
L’effetto interruttivo del termine di prescrizione esige che l’atto interruttivo contenga la specifica indicazione del credito per il quale l’ente incaricato della riscossione esercita il proprio diritto. Non ha efficacia interruttiva la produzione soltanto di avvisi di ricevimento di intimazioni di pagamento, che non consentono di risalire all’obbligazione contributiva sottostante. Né, tantomeno, possono considerarsi prova idonea gli estratti degli archivi informatici della società Riscossione Sicilia che, essendo atti interni della società privi di rilievo pubblicitario, non sono idonei a fornire prova del collegamento tra l’intimazione di pagamento ed il credito indicato nelle cartelle di pagamento opposte


COMMISSIONI TRIBUTARIE

Commissione Tributaria Provinciale Catania - Sez. 4 -Sentenza 4859/2020 del 24.09.2020
Secondo l’art. 23 d.lgs. 564/92, la mancata costituzione tempestiva in giudizio della resistente determina la decadenza dalla possibilità di proporre le eccezioni processuali e di merito che non siano rilevabili d’ufficio e di chiamare terzi in causa

Commissione Tributaria Provinciale Caltanissetta - Sez. 1 -Sentenza 590/01/2020 del 30.09.2020
L’omessa previa notifica della comunicazione ex art. 36 ter cit. rende la cartella illegittima

Commissione Tributaria Provinciale Caltanissetta - Sez. 1 -Sentenza 589/01/2020 del 30.09.2020
Gli avvisi di accertamento in rettifica d’ufficio devono essere notificati a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati

Commissione Tributaria Provinciale Enna - Sez. 1 -Sentenza 251/2020 del 31.08.2020
In tema di ritenuta di acconto, nel caso in cui il sostituto ometta di versare le somme, per le quali ha però operato le ritenute, il sostituito non è tenuto in solido in sede di riscossione, atteso che la responsabilità solidale prevista dall'art. 35 del d. p.r. n. 602 del 1973 è espressamente condizionata alla circostanza che non siano state effettuate le ritenute

Commissione Tributaria Provinciale Catania - Sez. 12 -Sentenza 280/2020 del 14.01.2020
Il termine di prescrizione dell’ICI è quello, al pari degli altri tributi locali quali la TARSU e la TOSAP, quinquennale, previsto dall’art. 2948 n. 5, c.c. (trattandosi di prestazione periodica che matura in funzione del mantenimento nel tempo del presupposto impositivo consistente nel possesso dell’immobile)

Commissione Tributaria Provinciale Catania - Sez. Sesta -Sentenza 1010/2020 del 03.02.2020
In tema di riscossione dei tributi, l’accertamento emesso a tutela di un credito tributario diviene illegittimo a seguito della sentenza che, accogliendo il ricorso proposto dal contribuente, annulla l’atto impositivo dal momento che tale pronuncia fa venir meno, indipendentemente dal suo passaggio in giudicato, il titolo sul quale si fonda la pretesa tributaria, privandola del supporto dell’atto amministrativo che la legittima, ed escludendo quindi che essa possa formare ulteriormente oggetto di alcuna forma di riscossione provvisoria

Ultime Decisioni

Segnala Giurisprudenza ›

Vai alle altre Sentenze →

 

Collabora con DirittoItaliano.com

Vuoi pubblicare i tuoi articoli su DirittoItaliano?

Condividi i tuoi articoli, entra a far parte della nostra redazione.

Copyright © 2020 DirittoItaliano.com, Tutti i diritti riservati.