Con la sentenza n.6944 depositata in data 25 marzo, la Suprema Corte ha cassato la sentenza della Commissione Tributaria Regionale della Campania che aveva affermato la debenza, da parte di un avvocato, dell'IRAP, desumendo la sussistenza di una "stabile organizzazione" per la "presenza di spese limitate per non meglio precisati compensi a terzi, nonchè per consumi di energia elettrica e spese telefoniche ed acquisti".
Ebbene, la sussistenza di tali elementi, secondo la Corte, non è sufficiente a determinare l'automatica soggezione del contribuente ad IRAP.

Con sentenza n.6945, la Corte ha parimenti ritenuto che "le modeste spese per personale dipendente non sono sufficienti a determinare l'automatica soggezione del contribuente ad IRAP" (nel caso di specie, si trattava di ingegnere progettista, non responsabile della organizzazione dei lavori, che aveva avuto per due anni un dipendente part-time come dimostrato dall'esiguità del compenso).

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