Tribunale di....
Azione di rilievo ex art. 1953 c.c.

Il sig. PRIMO nato a ____________ il ________, residente in ______, via_______, CF: _____;
elettiv. domicil. in ________, via _______________, presso lo studio dell’avv. ___________, C.F. _________ che lo rappres. e difende per procura in calce al presente atto e che dichiara di voler ricevere le comunicazioni e le notificazioni al seguente recapito:
telefax: +39 __________


PREMESSO IN FATTO
- In data ------, con atto a rogito del notaio, la società TERZA contraeva mutuo n.00000001 con la Banca XXXXXXX per l’importo originario di € 400.000,00 (Euro quattrocentomila/00);
- al contratto di mutuo sopracitato interveniva in qualità di fideiussore solidale con la parte mutuataria il sig. PRIMO
- successivamente, con contratto stipulato in data ____ ai rogiti del notaio, n._____. en.________. (doc. n.1), la Società TERZA cedeva e trasferiva al sig. SECONDO, titolare dell’omonima ditta individuale, che accettava ed acquistava, il ramo di azienda
- il prezzo della cessione del ramo d'azienda veniva convenuto in complessivi € 10.000,00, somma determinata dalla differenza tra il valore del ramo d'azienda ceduto e la passività accollata dal SECONDO, costituita dal mutuo n. 00000001 sopra descritto, contratto dalla Società TERZA con la Banca XXXXX. In particolare, l’articolo 4 del suddetto contratto di cessione d’azienda, testualmente recita: “il cessionario si obbliga pertanto a provvedere al pagamento di tutte le rate del suddetto mutuo, sia con riguardo a quelle già scadute sia a quelle con scadenza successiva al presente atto…sollevando espressamente la società cedente da ogni rapporto ed onere con l’istituto mutuante”;
- con raccomandata a/r la Banca XXXXXX comunicava all'odierno attore di aderire al suddetto accollo, ai sensi dell’art. 1273 c.c. (doc. n.2);
- il sig. SECONDO non solo non ha versato il prezzo di 10.000,00 € ma non ha nemmeno pagato alcuna rata ovvero alcun importo alla banca mutuante rendendosi del tutto inadempiente nei confronti del creditore principale;
-l'odierno attore, con lettera del 30.10.2015 (doc. n.3), in qualità di fideiussore e ricorrendo i presupposti per l'azione di rilievo, diffidava il sig. SECONDO a procurare la liberazione dello stesso o, in mancanza, a prestare idonee garanzie al fine di assicurargli il soddisfacimento delle eventuali azioni di regresso;
- la suddetta diffida, tuttavia, rimaneva priva di riscontro;
- in data XX.XX.XXXX la Banca XXXXXX, ritenuto risolto il contratto di mutuo a causa del mancato pagamento delle relative rate, notificava all'attore atto di precetto(doc. n.4) attraverso il quale intimava il pagamento entro 10 giorni della somma di €.500.000,00 relativa al contratto di mutuo de quo;
- in data XX.XX.XXXX l'odierno attore ha presentato ricorso per sequestro conservativo al Tribunale di XXXXXX contro il sig. SECONDO per un importo complessivo di € 500.000,00 (doc. n.5);
- in data 26.07.2020 il Giudice designato ha accolto la suddetta istanza cautelare autorizzando, a favore dell' odierno ricorrente, il sequestro conservativo sino alla concorrenza di € 500.000,00 dei beni mobili, dei beni immobili e dei crediti appartenenti al sig. SECONDO (doc. n.6);
- in data 16.08.2020 l'U.G. addetto all'U.N.E.P. presso il Tribunale di XXXXXXXX, su istanza degli odierni attori, ha sequestrato presso l'ASP di Catania i crediti vantati dal sig.SECONDO per un totale di € 400.000,00 (doc. n.7);
- in data XX.XX.XXXX è stato altresì eseguito il provvedimento di sequestro conservativo sull' immobile di proprietà del sig. SECONDO sito in _____ , censito al catasto fabbricati _______ (doc. n.8).

RITENUTO IN DIRITTO

- L'art. 1953 testualmente recita: «Il fideiussore, anche prima di aver pagato, può agire contro il debitore perchè questi gli procuri la liberazione o, in mancanza, presti le garanzie necessarie per assicurargli il soddisfacimento delle eventuali ragioni di regresso, nei casi seguenti:
quando è convenuto in giudizio per il pagamento;
quando il debitore è divenuto insolvente;
quando il debitore si è obbligato di liberarlo dalla fideiussione entro un tempo determinato;
quando il debito è divenuto esigibile per la scadenza del termine;
quando sono decorsi cinque anni, e l'obbligazione principale non ha un termine, purchè essa non sia di tal natura da non potersi estinguere prima di un tempo determinato.»
Considerato che il verificarsi di una sola delle ipotesi dell'articolo 1953 c.c. è condizione sufficiente a legittimare il fideiussore all'esercizio dell'azione di rilievo, occorre rilevare come nel caso di specie ricorrano ben tre delle circostanze ivi menzionate, ossia:
1)l'ipotesi di cui al numero 1 dell'art. 1953 c.c. (quando il fideiussore “è convenuto per il pagamento”): occorre sul punto evidenziare come l'odierno ricorrente abbia ricevuto la notifica da parte della banca mutuante dell'atto di precetto (doc. n.4) per il recupero del credito per cui gli stessi hanno prestato fidejussione. Il termine “convenuto” utilizzato nell'articolo, secondo una giurisprudenza consolidata, non è da intendersi in senso restrittivo, circoscritto cioè alla sola evocazione in giudizio a mezzo di citazione o ricorso, bensì “sembra più esatto propendere per la tesi estensiva, che assegna al termine convenuto il significato di una vocazione o di una provocazione al giudizio, comunque realizzata” (Trib. Patti, sent. 23/06/2008, doc. 7).
Nessun dubbio quindi che la notifica del precetto da parte della Banca XXXX nei confronti dell' odierno attore lo ha reso “convenuto” nel senso di cui sopra;
2)l'ipotesi di cui al numero 2 dell'art. 1953 c.c. (quando “il debitore è divenuto insolvente”): orbene, il sig.SECONDO, non solo non ha mai versato alla Banca MPS alcuna delle rate del mutuo n.00000001, ma, temendo le azioni di regresso dei fidejussori a seguito delle lettere di diffida e del sequestro conservativo dei suoi beni, chiesto e ottenuto dagli stessi, ha tentato di rendersi insolvente procedendo alla vendita dei suoi terreni:
Ciò chiaramente è stato fatto al fine di evitare che tali immobili potessero essere assoggettati al sequestro conservativo, e dunque col chiaro intento di sfuggire ai propri doveri nei confronti dei fideiussori;
3) l'ipotesi di cui al n.4 dell'art. 1953 c.c. “quando il debito è divenuto esigibile per la scadenza del termine”: appare del tutto evidente e pacifico come il debito scaturente dal contratto di mutuo n. 00000001 sia divenuto interamente esigibile per scadenza del termine. Dal mancato pagamento di alcuna rata del mutuo in questione è derivata l'azione esecutiva intrapresa dalla medesima banca con atto di precetto con cui viene richiesto l'intero importo mutuato e non anche le singole rate scadute
Tutto ciò premesso il sig. PRIMO, come sopra domiciliato, rappresentato e difeso
CITA
il sig. SECONDO, nato a ______ il _____e ivi residente in via _____ C.F. _________, a comparire innanzi al Tribunale di _________, all’udienza del giorno ___________, ore di rito, sezione e G.I. in funzione di Giudice Unico designandi, invitando il convenuto a costituirsi ai sensi e nelle forme stabilite dall'art. 166 c.p.c., nel termine di 20 giorni prima dell'udienza indicata nel presente atto, oppure di quella fissata, ai sensi dell'art.168 bis ultimo comma c.p.c., dal Giudice Istruttore con avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c. e, inoltre, con avviso che in caso di mancata costituzione si procederà in contumacia per ivi sentir accogliere le seguenti

CONCLUSIONI

“Piaccia all’Ill.mo Tribunale adito, contrariisreiectis:
a) in via principale
condannare il debitore sig. sEMPRONIOa liberare ai sensi dell'art. 1953 c.c. il fidejussore Caio con riferimento al mutuo di cui alla premessa del presente atto, con eventuale fissazione di termine per l'adempimento e per l'effetto, confermare il sequestro conservativo autorizzato dal Tribunale di Catania, eseguito dagli attori sui seguenti beni:
1.______________
2.______________
sino all'avvenuta liberazione degli odierni istanti;
o in mancanza di liberazione nel termine eventualmente fissato dal Giudice, confermare il sequestro conservativo de quo, e condannare il debitore ai sensi dell'art. 1953 c.c. alla prestazione di idonea cauzione costituita dai predetti beni sequestrati al fine di assicurare agli istanti il soddisfacimento delle proprie ragioni in successive ed eventuali azioni di regresso nei confronti del medesimo sig. Sempronio.

b) in via subordinata
in ogni caso, confermare il sequestro conservativo autorizzato dal Tribunale di _________________ eseguito dagli attori sui seguenti beni:
1.______________
2.______________
Con vittoria di spese, competenze ed onorari del presente giudizio.

Il sottoscritto procuratore, ai sensi dell´art. 14 del D.P.R. 30.05.2002 n. 115 e successive modifiche dichiara che il valore del presente procedimento ai fini del contributo unificato è pari a €._________,00.




Il sottoscritto PRIMO, nato a ____________ il __________, residente in ________, via ________n.______, C.F. ___________ informato ai sensi dell’art.4, comma 3, del d.lgs. n. 28/2010 della possibilità di ricorrere al procedimento di mediazione ivi previsto e dei benefici fiscali di cui agli artt. 17 e 20 del medesimo decreto, come da atto allegato, delega a rappresentarlo e difenderlo, unitamente e disgiuntamente, in ogni stato e grado, anche esecutivo del presente procedimento, con ogni più ampio potere di legge - ivi compresa la facoltà di agire e resistere in riconvenzionale, di chiamare terzi in causa, di rinunciare ed accettare rinunce agli atti ed all’azione, di nominare sostituti, di transigere e conciliare, di incassare e quietanzare anche in relazione alle somme che saranno versate in sede esecutiva, di sottoscrivere qualsiasi atto giudiziale e stragiudiziale utile all'adempimento del mandato conferito - l’Avv. _____________ nel cui studio in _______, via _________, elegge domicilio. Ai sensi e per gli effetti della L. 675/96, come sostituita dal T.U. 196/03, dichiaro di avere ricevuta apposita informativa e presto il consenso al trattamento dei dati, compresi quelli sensibili, direttamente o anche tramite terzi per ottemperare agli obblighi previsti dalla legge e al mandato conferito.

 

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