L'Antitrust boccia le norme sul c.d. "Equo compenso" per i professionisti, introdotte nel decreto fiscale.

In particolare l'Antitrust, nel suo parere, guarda all'"equo compenso" come a una "inversione di tendenza" nel processo pro-concorrenza.

"La norma" - si legge nel parere - "nella misura in cui collega l’equità del compenso ai paramenti tariffari contenuti nei decreti anzidetti, reintroduce di fatto i minimi tariffari, con l’effetto di ostacolare la concorrenza di prezzo tra professionisti nelle relazioni commerciali con tali tipologie di clienti".

In conclusione, per l'Antitrust, "la reintroduzione di prezzi minimi cui si perverrebbe attraverso la previsione ex lege del principio dell’equo compenso finirebbe per limitare confronti concorrenziali tra gli appartenenti alla medesima categoria, piuttosto che tutelare interessi della collettività"

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