Sospendere il giudizio in attesa che la Corte di cassazione si pronunci sui ricorsi presentati dal Comune di Siracusa contro la sentenza n. 73/2015 del Consiglio di Giustizia amministrativa per la regione Siciliana (CGA), che ha riconosciuto il diritto della società Open Land al risarcimento danni da parte dell’Amministrazione comunale di Siracusa per presunti ritardi ed illeciti amministrativi legati alla realizzazione del centro commerciale in viale Epipoli; rigettare il ricorso di Open Land per insussistenza del danno per mancanza di valida prova; procedere alla sostituzione del Consulente tecnico d’ufficio (CTU) per violazione del principio di contraddittorio tra le parti.

Sono queste le richieste contenute nella memoria difensiva presentata dai legali del Comitato regionale siciliano di Legambiente in risposta alle infondate eccezioni sostenute dalla difesa di Open Land nella Camera di Consiglio del 7 maggio scorso.

In particolare, la richiesta di sospensione del processo è motivata dal fatto che se la Corte di Cassazione dovesse annullare la sentenza che ha disposto la Consulenza tecnica d’ufficio, come richiesto dal collegio difensivo di Legambiente, verrebbero a cessare i presupposti del giudizio in questione. La Consulenza tecnica d’ufficio è stata infatti decisa dal CGA proprio per quantificare il risarcimento danni che il Comune di Siracusa dovrebbe riconoscere ad Open Land.

Per quanto riguarda invece la carenza di prove che documentino il reale danno subito da Open Land va ricordato che lo stesso Consulente tecnico d’ufficio, modificando una sua precedente decisione e facendo propri i rilievi dei consulenti tecnici di Legambiente, nella relazione definitiva ha riconosciuto, ad esempio, l’infondatezza delle pretese economiche avanzate dalla società per le spese di progettazione quantificando un importo di circa 1 milione e ottocento mila euro a fronte di una richiesta di oltre 6 milioni di euro. Conclusione che determinerà comunque un ingente risparmio per le casse del Comune di Siracusa.

Legambiente si è costituita in giudizio rappresentata e difesa dagli avvocati Corrado V. Giuliano e da Nicola Giudice dello Studio legale Giuliano. All’approfondimento dei diversi aspetti legati al ricorso ha partecipato inoltre l’avv. Gabriele Galota dello Studio legale Giuliano.

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