>Massime Cassazione: deposito del 30 maggio Credit:

Cassazione civile sentenza n.17472/2022 depositata in data 30.05.2022
"Il credito del professionista incaricato dal debitore di ausilio tecnico per l’accesso al concordato preventivo o il perfezionamento dei relativi atti è considerato prededucibile, anche nel successivo e consecutivo fallimento, se la relativa prestazione, anteriore o posteriore alla domanda di cui all’art.161 l.f., sia stata funzionale, ai sensi dell’art.111 co.2 l.f., alle finalità della prima procedura, contribuendo con inerenza necessaria, secondo un giudizio ex ante rimesso all’apprezzamento del giudice del merito, alla conservazione o all’incremento dei valori aziendali dell’impresa, sempre che il debitore venga ammesso alla procedura ai sensi dell’art.163 l.f., ciò permettendo istituzionalmente ai creditori, cui la proposta è rivolta, di potersi esprimere sulla stessa; restano impregiudicate, da un lato, la possibile ammissione al passivo, con l’eventuale causa di prelazione e, per l’altro, la non ammissione, totale o parziale, del singolo credito ove si accerti l’inadempimento della obbligazione assunta o la partecipazione del professionista ad attività fraudatoria."

Cassazione civile sentenza n.17460/2022 depositata in data 30.05.2022
"Ai fini della censura di violazione dei canoni ermeneutici, non è sufficiente l'astratto riferimento alle regole legali di interpretazione, ma è necessaria la specificazione dei canoni in concreto violati, con la precisazione del modo e delle considerazioni attraverso i quali il giudice se ne è discostato, nonché, in ossequio al principio di specificità ed autosufficienza del ricorso, con la trascrizione del testo integrale della regolamentazione pattizia del rapporto o della parte in contestazione, ancorché la sentenza abbia fatto ad essa riferimento, riproducendone solo in parte il contenuto, qualora ciò non consenta una sicura ricostruzione del diverso significato che ad essa il ricorrente pretenda di attribuire."

Cassazione civile sentenza n.17459/2022 depositata in data 30.05.2022
"Ai fini della prova degli elementi costitutivi dell'usucapione –il cui onere grava su chi invoca la fattispecie acquisitiva– la coltivazione del fondo non è sufficiente, perché non esprime in modo inequivocabile l'intento del coltivatore di possedere, occorrendo, invece, che tale attività materiale, corrispondente all'esercizio del diritto di proprietà, sia accompagnata da univoci indizi, i quali consentano di presumere che essa è svolta uti dominus; costituisce, pertanto, accertamento di fatto, rimesso al giudice del merito, valutare, caso per caso, l'intero complesso dei poteri esercitati su un bene, non limitandosi a considerare l'attività di chi si pretende possessore, ma considerando anche il modo in cui tale attività si correla con il comportamento concretamente esercitato del proprietario.”

Cassazione civile sentenza n.17458/2022 depositata in data 30.05.2022
"Nella promessa di vendita, quando viene convenuta la consegna del bene prima della stipula del contratto definitivo, non si verifica un'anticipazione degli effetti traslativi, in quanto la disponibilità conseguita dal promissario acquirente si fonda sull'esistenza di un contratto di comodato funzionalmente collegato al contratto preliminare, produttivo di effetti meramente obbligatori; pertanto la relazione con la cosa, da parte del promissario acquirente, è qualificabile esclusivamente come detenzione qualificata e non come possesso utile ad usucapionem, salvo la dimostrazione di un'intervenuta interversio possessionis nei modi previsti dall'art. 1141 cod. civ."

Cassazione civile sentenza n.17456/2022 depositata in data 30.05.2022
"Nel caso in cui tra due o più parti sussista un conflitto di interessi, è inammissibile la costituzione in giudizio a mezzo dello stesso procuratore e la violazione di tale limite, investendo i valori costituzionali del diritto di difesa e del principio del contraddittorio, è rilevabile d'ufficio."

Cassazione civile sentenza n.17454/2022 depositata in data 30.05.2022
"Ove in sede di legittimità venga accertata una violazione delle norme sul litisconsorzio necessario, non rilevata nè dal collegio di primo grado (che avrebbe dovuto disporre immediatamente l'integrazione del contraddittorio o riunire i processi in ipotesi separatamente instaurati dai litisconsorti necessari) nè dal collegio d'appello (che avrebbe dovuto rimettere la causa al primo giudice, ai fini dell'integrazione del contraddittorio) deve disporsi, anche d'ufficio, l'annullamento delle pronunce emesse a contraddittorio non integro, con rinvio della causa al primo giudice, ai sensi dell'art. 383, comma."

Cassazione civile sentenza n.17453/2022 depositata in data 30.05.2022
"L’opposizione di terzo ordinaria ex art. 404 c.p.c. è correttamente esperibile a condizione che l’opponente sia titolare di una «situazione incompatibile con quella accertata o eventualmente costituita dalla sentenza impugnata» (Cass. Sez. 2, Sentenza n. 9647/2007), indipendentemente –quindi– dall’esistenza di un titolo giuridico che abbia già accertato detta situazione. Va dunque ritenuta ammissibile l’opposizione di terzo ordinaria proposta da parte di colui che assuma di aver usucapito un bene erroneamente attribuito ad altri, anche qualora i presupposti di detta occupazione (possesso pacifico, continuato e ininterrotto nel tempo) costituiscano "… direttamente oggetto di verifica nel giudizio introdotto ex art. 404, comma 1, c.p.c."

Cassazione civile sentenza n.17451/2022 depositata in data 30.05.2022
"L’onere probatorio in tema di domanda di rivendicazione della proprietà di un bene immobile si attenua, in presenza di domanda contraria di accertamento dell’usucapione di quel medesimo bene, dovendo -in tale eventualità- il proprietario soltanto dimostrare di aver acquistato il diritto di proprietà sul bene in base ad un valido titolo, risalente ad un periodo antecedente al momento iniziale del possesso dedotto ad usucapionem dalla parte avversa."

Cassazione civile sentenza n.17449/2022 depositata in data 30.05.2022
"Il pagamento fatto al rappresentante apparente, al pari di quello fatto al creditore apparente, libera il debitore di buona fede, ai sensi dell'art. 1189 c.c., ma a condizione che il debitore, che invoca il principio dell'apparenza giuridica, fornisca la prova non solo di avere confidato senza sua colpa nella situazione apparente, ma anche che il suo erroneo convincimento è stato determinato da un comportamento colposo del creditore, che abbia fatto sorgere nel "solvens" in buona fede una ragionevole presunzione sulla rispondenza alla realtà dei poteri rappresentativi dell'”accipiens"

Cassazione civile sentenza n.17420/2022 depositata in data 30.05.2022
"La contabilità in nero, costituita da appunti personali e da informazioni dell'imprenditore, rappresenta un valido elemento indiziario, dotato dei requisiti di gravità, precisione e
concordanza, prescritti dal D.P.R. n. 600 del 1973, art. 39 perchè nella nozione di scritture contabili, disciplinate dagli artt. 2709 ss. c.c., devono ricomprendersi tutti i documenti che registrino, in termini quantitativi o monetari, i singoli atti di impresa, ovvero rappresentino la situazione patrimoniale dell'imprenditore ed il risultato economico dell'attività svolta, spettando poi al contribuente l'onere di fornire adeguata prova contraria."

Gennaro Esposito

Gennaro Esposito, avvocato, è editor per DirittoItaliano.com dal 2015. Si occupa di diritto commerciale, contenzioso societario, locazioni. E' possibile contattarlo all'indirizzo email

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