>Massime sentenze Cassazione: deposito del 18 gennaio Credit:

Cassazione civile sentenza n.1505/2022 depositata in data 18.01.2022
"In tema di Irap, il presupposto impositivo dell’autonoma organizzazione ricorre quando il contribuente: a) sia, sotto qualsiasi forma, il responsabile dell’organizzazione e non sia, quindi, inserito in strutture organizzative riferibili ad altrui responsabilità ed interesse; b) impieghi beni strumentali eccedenti, secondo l’”id quod plerumque accidit", il minimo indispensabile per l’esercizio dell’attività, in assenza di organizzazione, oppure si avvalga in modo non occasionale di lavoro altrui che superi la soglia dell’impiego di un collaboratore che esplichi mansioni meramente esecutive."

Cassazione civile sentenza n.1502/2022 depositata in data 18.01.2022
"L’esistenza di un giudicato esterno è rilevabile di ufficio anche in sede di legittimità, pure nell’ipotesi in cui il giudicato si sia formato successivamente alla pronuncia della sentenza impugnata. Ciò in quanto il giudicato è un elemento che non può essere incluso nel fatto e, pur non identificandosi con gli elementi normativi astratti, è ad essi assimilabile, essendo destinato a fissare la regola del caso concreto e partecipando quindi della natura dei comandi giuridici, la cui interpretazione non si esaurisce in un giudizio di mero fatto. Il suo accertamento, pertanto, non costituisce patrimonio esclusivo delle parti ma, mirando a evitare la formazione di giudicati contrastanti, conformemente al principio del ne bis in idem, corrisponde ad un preciso interesse pubblico, sotteso alla funzione primaria del processo, e consistente nell’eliminazione dell’incertezza delle situazioni giuridiche, attraverso la stabilità della decisione, collegata all’attuazione dei princìpi costituzionali del giusto processo e della sua ragionevole durata, i quali escludono la legittimità di soluzioni interpretative volte a conferire rilievo a formalismi non giustificati da effettive e concrete garanzie difensive."

Cassazione civile sentenza n.1498/2022 depositata in data 18.01.2022
"Il ricorso per cassazione proponibile, ex art. 348-ter, comma 3, cod. proc. civ., avverso la sentenza di primo grado, entro sessanta giorni dalla comunicazione, o notificazione se anteriore, dell’ordinanza d’inammissibilità dell’appello resa ai sensi dell’art. 348-bis c.p.c., è soggetto, ai fini del requisito di procedibilità di cui all’art. 369, comma 2, cod. proc. civ., ad un duplice onere di deposito, avente ad oggetto la copia autentica della sentenza suddetta che, per la verifica della tempestività del ricorso, della citata ordinanza, con la relativa comunicazione o notificazione; in difetto, il ricorso è improcedibile, salvo che, ove il ricorrente abbia assolto l’onere di richiedere il fascicolo d’ufficio alla cancelleria del giudice “a quo”, la Corte, nell’esercitare il proprio potere officioso, rilevi che l’impugnazione sia stata proposta nei sessanta giorni dalla comunicazione o notificazione ovvero, in mancanza dell’una e dell’altra, entro il termine cd. lungo di cui all’art. 327 c.p.c."

Cassazione civile sentenza n.1497/2022 depositata in data 18.01.2022
"In materia di pubblico impiego contrattualizzato, lo svolgimento di fatto di mansioni proprie di una qualifica - anche non immediatamente - superiore a quella di inquadramento formale comporta in ogni caso, in forza del disposto dell’art. 52, comma 5, d.lgs. del 30 marzo 2001, n. 165, il diritto alla retribuzione propria di detta qualifica superiore - e tale diritto non è condizionato alla legittimità dell’assegnazione delle mansioni o alle previsioni dei contratti collettivi, né all’operativa del nuovo sistema di classificazione del personale introdotto dalla contrattazione collettiva, posto che una diversa interpretazione sarebbe contraria all’intento del legislatore di assicurare comunque al lavoratore una retribuzione proporzionata alla qualità del lavoro prestato, in ossequio al principio di cui all’art. 36 Cost."

Cassazione civile sentenza n.1490/2022 depositata in data 18.01.2022
"La procura per proporre ricorso per cassazione deve essere speciale e non può essere rilasciata in via preventiva, dal momento che il requisito della specialità implica l'esigenza che questa riguardi espressamente il giudizio di legittimità, sulla base di una valutazione della statuizione impugnata.
Ne consegue che la procura non può considerarsi speciale se rilasciata in data precedente a quella della decisione da impugnare."

Cassazione civile sentenza n.1489/2022 depositata in data 18.01.2022
"Il curatore fallimentare che intenda promuovere l'azione revocatoria ordinaria per dimostrare la sussistenza dell'eventus damni ha l'onere di provare tre circostanze: i) la consistenza del credito vantato dai creditori ammessi al passivo nei confronti del fallito; ii) la preesistenza delle ragioni creditorie rispetto al compimento dell'atto pregiudizievole; iii) il mutamento qualitativo o quantitativo del patrimonio del debitore per effetto di tale atto.
Solo se dalla valutazione complessiva e rigorosa di tutti e tre questi elementi dovesse emergere che per effetto dell'atto pregiudizievole sia divenuta oggettivamente più difficoltosa l'esazione del credito, in una misura che ecceda la normale e fisiologica esposizione di un imprenditore verso i propri creditori, potrà ritenersi dimostrata la sussistenza dell'eventus damni."

Cassazione civile sentenza n.1476/2022 depositata in data 18.01.2022
"L'impossibilità sopravvenuta della prestazione è configurabile solo qualora siano divenuti impossibili (in forza di circostanza sopravvenuta che rivesta i caratteri della assolutezza e dell'oggettività e che non fosse, perciò, prevedibile al momento della conclusione del contratto) l'adempimento della prestazione da parte del debitore o l'utilizzazione della stessa ad opera della controparte, purché tale impossibilità non sia imputabile al creditore ed il suo interesse a ricevere la prestazione medesima sia venuto meno, dovendosi in tal caso prendere atto che non può più essere conseguita la finalità essenziale in cui consiste la causa concreta del contratto, con la conseguente estinzione dell'obbligazione."

Cassazione civile sentenza n.1475/2022 depositata in data 18.01.2022
"Nel contratto di appalto, il committente non è obbligato a sorvegliare l'esecuzione delle opere, che normalmente avviene con piena autonomia dell'imprenditore.
Lo stesso committente è, però, tenuto a cooperare all'adempimento dell'appaltatore, ai sensi dell'art. 1206 c.c., qualora tale cooperazione sia necessaria per l'oggetto
particolare dei lavori appaltati, sicché egli deve porre in essere quelle attività, distinte rispetto a quanto dovuto dall'appaltatore, occorrenti affinché quest'ultimo possa
conseguire il risultato cui il rapporto obbligatorio è preordinato e discendenti da eventuali specifiche pattuizioni contrattuali, o, più in generale, dai principi di correttezza e buona fede oggettiva."

Cassazione civile sentenza n.1474/2022 depositata in data 18.01.2022
"In materia di prova testimoniale, non sussiste alcun principio di necessaria inattendibilità del testimone che abbia vincoli di parentela o coniugali con una delle parti, atteso che, caduto il divieto di testimoniare previsto dall'art. 247 cod. proc. civ. per effetto della sentenza della Corte cost. n. 248 del 1974, l'attendibilità del teste legato da uno dei predetti vincoli non può essere esclusa aprioristicamente in difetto di ulteriori elementi dai quali il giudice del merito desuma la perdita di credibilità (Sez. 3, n. 25358, 17/12/2015, Rv. 638123). In definitiva, non più ipotizzabile l'incapacità a rendere testimonianza del coniuge, appartiene all'insindacabile scrutinio di merito il giudizio d'attendibilità del teste."

Gennaro Esposito

Gennaro Esposito, avvocato, è editor per DirittoItaliano.com dal 2015. Si occupa di diritto commerciale, contenzioso societario, locazioni. E' possibile contattarlo all'indirizzo email

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