>Massime sentenze Cassazione: deposito del 27 settembre Credit:

Cassazione civile sentenza n.25981/2021 depositata in data 23.09.2021
"La consulenza tecnica d'ufficio è mezzo istruttorio diverso dalla prova vera e propria, sottratto alla disponibilità delle parti e affidato al prudente apprezzamento del giudice di merito, rientrando nel suo potere discrezionale la valutazione di disporre la nomina dell'ausiliario e potendo la motivazione dell'eventuale diniego del giudice di ammissione del mezzo essere anche implicitamente desumibile dal contesto generale delle argomentazioni svolte e dalla valutazione del quadro probatorio unitariamente considerato."

Cassazione civile sentenza n.25969/2021 depositata in data 23.09.2021
"In tema di competenza per territorio, il foro convenzionale può ritenersi esclusivo solo in presenza di una dichiarazione espressa ed univoca da cui risulti, in modo chiaro e preciso, la concorde volontà delle parti, non solo di derogare alla ordinaria competenza territoriale, ma altresì di escludere la concorrenza del foro designato con quelli previsti dalla legge in via alternativa."

Cassazione civile sentenza n.25962/2021 depositata in data 23.09.2021
"In tema di equa riparazione per violazione del termine di durata ragionevole del processo, in forza del principio della causalità adeguata il danno economico può ritenersi ricollegato al ritardo nella definizione del processo solo se sia l'effetto immediato di tale eccessiva durata sulla base di una normale sequenza causale, laddove il fallimento del debitore, sopravvenuto nel corso del procedimento rivolto all'accertamento del diritto del creditore, e la conseguente difficoltà di quest'ultimo di ottenere il soddisfacimento interrompe detta sequenza assumendo - quale fattore idoneo a produrre, da solo, l'evento - rilevanza esclusiva ed assorbente nella causazione del danno lamentato trattandosi di fatto autonomo, eccezionale ed atipico rispetto alla serie causale già in atto, che comporta la degradazione delle cause preesistenti al rango di mere occasioni."

Cassazione civile sentenza n.26199/2021 depositata in data 27.09.2021
"E’ inesistente la delibera assembleare di società di capitali assunta con la sola partecipazione di soggetti privi della qualità di socio della stessa."

Cassazione civile sentenza n.26161/2021 depositata in data 27.09.2021
"Le notificazioni e comunicazioni ai soggetti per i quali la legge prevede l'obbligo di munirsi di un indirizzo di posta elettronica certificata devono essere eseguite, ai sensi dell'art. 16, comma 6, del d.l. n. 179 del 2012, conv. con modif. dalla I. n. 221 del 2012, esclusivamente mediante deposito in cancelleria quando essi non abbiano provveduto ad istituire o comunicare il predetto indirizzo, salva la sola ipotesi in cui non sia possibile procedere tramite posta elettronica certificata per causa non imputabile al destinatario medesimo, nel qual caso, in base al comma 8 del citato art. 16, trova
applicazione l'art. 136, comma 3, c.p.c. - Nella specie, la S.C. ha ritenuto valida, ai fini del decorso del termine per impugnare, la comunicazione dell'ordinanza ex art. 348 bis c.p.c. effettuata dalla cancelleria del giudice d'appello con il suo deposito in cancelleria poiché, dall'interrogazione dei pubblici elenchi, era emerso che il difensore dell'appellante non era iscritto nel REGINDE, non
assumendo rilievo alcuno che tale comunicazione fosse avvenuta anche a mezzo fax."

"Il mancato buon esito della comunicazione telematica di un provvedimento giurisdizionale dovuto alla saturazione della capienza della casella PEC del destinatario è evento imputabile a quest'ultimo; di conseguenza, é legittima l'effettuazione della comunicazione mediante deposito dell'atto in cancelleria, ai sensi dell'art. 16, comma 6, del d.l. n. 179 del 2012, conv. in I. n. 221 del 2012, come modificato dall'art. 47 del d.l. n. 90 del 2014, conv. in I. n. 114 del 2014."

Cassazione civile sentenza n.26160/2021 depositata in data 27.09.2021
"In tema di reclamo avanti al tribunale fallimentare dei decreti del giudice delegato aventi natura decisoria (nella specie, in materia di liquidazione dell'attivo), qualora il provvedimento impugnato non sia stato comunicato, non opera il termine di cui all'art. 26 1. fall., bensì quello annuale, decorrente dalla pubblicazione, ai sensi dell'art. 327 c.p.c., conseguendone l'inammissibilità del reclamo stesso ove proposto oltre tale scadenza."

Cassazione civile sentenza n.26158/2021 depositata in data 27.09.2021
"Grava sul consumatore il solo onere di denunciare il difetto di conformità, che è da considerarsi assolto nel momento in cui egli comunichi tempestivamente al venditore l'esistenza del difetto di conformità, non occorrendo che venga altresì fornita la prova di tale difetto, né che venga indicata la causa precisa di tale difetto."

Cassazione civile sentenza n.26155/2021 depositata in data 27.09.2021
"Ai fini della legittimità dell'opposizione tardiva a decreto ingiuntivo (prevista dall'art. 650 c.p.c.) non è sufficiente l'accertamento dell'irregolarità o della nullità della notificazione dei provvedimento monitorio, ma occorre, altresì, la prova - il cui onere incombe sull'opponente - che a causa di detta irregolarità egli, nella qualità di ingiunto, non abbia avuto tempestiva conoscenza del
suddetto decreto e non sia stato in grado di proporre una tempestiva opposizione."

Cassazione civile sentenza n.26151/2021 depositata in data 27.09.2021
"Il legislatore, nel disegnare i rapporti tra arbitri e giudice ordinario, ha ricondotto la questione dell'attribuzione della lite alla competenza e in particolare ha prescritto al primo comma dell'art. 819- ter c.p.c. che l'eccezione di incompetenza del giudice, in ragione della convenzione d'arbitrato, deve essere proposta a pena di decadenza nella comparsa di risposta, limitando la proponibilità dell'eccezione all'iniziativa della parte ed escludendo il rilievo d'ufficio da parte del giudice (v. al riguardo, da ultimo, Cass. 15300/2019). È pertanto onere della parte non solo proporre l'eccezione, in mancanza della quale la competenza arbitrale è esclusa, ma anche, a fronte della negazione da parte dell'attore della sussistenza e/o riferibilità al caso di specie della clausola arbitrale (la quale clausola, come prevede l'art. 807 c.p.c., deve essere fatta per iscritto) di provare l'esistenza di tale clausola, anzitutto producendo l'atto che la contiene, nei termini prescritti per la produzione documentale."

Cassazione civile sentenza n.26146/2021 depositata in data 27.09.2021
"L'ordinanza ingiunzione irrogativa di una sanzione amministrativa non deve avere una motivazione analitica e dettagliata come quella di un provvedimento giudiziario, essendo sufficiente che sia dotata di una motivazione succinta, purché dia conto delle ragioni di fatto della decisione, che possono anche essere desunte per relationem dall'atto di contestazione."

"In presenza di più violazioni di disposizioni che prevedono sanzioni amministrative, spetta al giudice di merito valutare se ricorrano, in concreto, gli estremi del concorso formale di illeciti amministrativi."

Gennaro Esposito

Gennaro Esposito, avvocato, è editor per DirittoItaliano.com dal 2015. Si occupa di diritto commerciale, contenzioso societario, locazioni. E' possibile contattarlo all'indirizzo email

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