Tribunale di....
Atto di citazione


Il sig. primo nato a _______ il _________ C.F. _______________________ residente in ____________________ (___), Via _________ n.__, elettivamente domiciliato in ________________ preso lo studio dell'Avv. ____________________ C.F. ___________ pec _______@______ che lo rappresenta e difende giusta delega a margine del presente atto, (Si dichiara espressamente ai fini e per gli effetti degli artt. 133, 134 e 136, comma 3, c.p.c. di voler ricevere le comunicazioni di Cancelleria al seguente numero di fax:____________);



CONTRO:



- Il sig. secondo residente in _________, Viale Angelico n. 261, (00195);

- la sig.ra terza , residente in Sacrofano, località Casaletto snc (00060);

- la “ALFA Assicurazioni S.p.A.” in persona del legale rappresentante pro tempore, con sede in Milano, Viale Certosa, n. 222 (20156).



* * * * * * * *



I) LA DINAMICA DEL SINISTRO E RESPONSABILITA’

a) In data 22.02.2008, alle ore 12.00 circa, in _________ il sig. primo si trovava a percorrere alla guida della propria autovettura _________ tg. _________ (doc.1), a moderata andatura, la carreggiata esterna del GRA, occupando la corsia centrale.

b) Giunto all’altezza del Km 9,600, il attore si avvedeva che l’autovettura che lo precedeva, _________tg. _________ di proprietà della sig.ra terza e condotta dal sig. secondo, perdeva improvvisamente il paraurti posteriore.

c) L’odierno istante, nel tentativo di evitare il predetto ostacolo, compiva una manovra di immissione nella corsia di sinistra.

d) Tuttavia, in modo totalmente imprevedibile, anche il paraurti distaccatosi dall’autovettura _________tg. _________ assumeva una traiettoria verso la sinistra del sig. primo, rendendo inevitabile l’urto con l’auto dallo stesso condotta.

e) A seguito della collisione l’odierno attore perdeva il controllo della propria autovettura andando ad urtare l’autovettura ____________ tg. ____________ di proprietà e condotta dal sig. Pompeus il quale percorreva la carreggiata esterna del GRA procedendo lungo la corsia di sorpasso.

f) A causa del predetto scontro, l’automobile del sig. primo andava ad urtare il new jersey, si ribaltava ed assumeva una posizione statica finale trasversale rispetto all’asse stradale con la parte anteriore rivolta verso lo spartitraffico occupando le corsie di sorpasso e quella centrale (docc. 2 e 3).

g) In dette circostanze, l’autovettura _________ tg. _________ di proprietà dell’odierno attore riportava ingenti danni, tali da renderne antieconomica la riparazione. In virtù di ciò in data 03.03.08 l’istante provvedeva alla rottamazione del predetto mezzo (docc. 4 e 5) .

h) Il sig. primo , in occasione dell’incidente stradale di cui è causa, riportava gravissime lesioni e veniva pertanto trasportato in ambulanza al Pronto Soccorso dell’Ospedale “_________” di _________ ove, immediatamente ricoverato d’urgenza, veniva dimesso solamente in data 26.02.08 con diagnosi di «trauma toracico chiuso con infrazione dell’arco anterolaterale VI costa DS, avvallamento della limitante di L2». Successivamente, sempre a seguito delle lesioni subite a seguito del sinistro de quo il sig. primo subiva un secondo ricovero ospedaliero dal 22.05.08 al 24.05.08 presso la casa di cura “____________” ove veniva sottoposto ad “intervento (…) cuffia dei rotatori spalla sx” (doc. 6).

i) che da dette lesioni sono residuati esiti di carattere permanente, come indicato nella relazione medico legale del dott. Flavio (doc.7).

j) che, intervenivano sul luogo del sinistro gli agenti della Polizia di Stato Sottosezione Polizia Stradale di _________ i quali provvedevano a redigere apposito “PRONTUARIO PER LE ANNOTAZIONI E GLI ACCERTAMENTI URGENTI RELATIVI AGLI INCIDENTI STRADALI”;

k) che, stante la dinamica del sinistro, appare inconfutabile la responsabilità esclusiva della sig.ra terza quale proprietaria dell’autovettura _________tg. _________, nonché del sig. secondo conducente della medesima autovettura. La condotta di guida del sig. primo, nella dinamica del sinistro di cui è causa appare totalmente esente da ogni possibile addebito di responsabilità. Lo stesso si è trovato improvvisamente a dover far fronte ad un ostacolo mobile la cui traiettoria non poteva esser in alcun modo prevedibile; ciò ha reso inevitabile l’urto nonostante il pieno rispetto della distanza di sicurezza da parte dell’odierno attore.

II) PROCEDIMENTO EX ARTT. 145 E 148 COD. ASS.

a) Con racc. a/r del 10.03.2008, veniva inoltrata alla “Alfa Assicurazioni S.p.A.”, Compagnia assicuratrice del veicolo di proprietà della convenuta sig.ra terza , formale richiesta di risarcimento danni e messa in mora ai sensi e per gli effetti di cui agli artt 145 e 148 D. Lgs. 7 settembre 2005, n.209 (doc.8);

b) Con racc. del 08.07.08, la “Alfa Assicurazioni S.p.A.” offriva al sig. primo , ai sensi ed agli effetti dell’art. 1220 c.c. a completa tacitazione dei danni materiali subiti a seguito dell’incidente de quo l’importo di € 2.450,00, di cui € 350,00 a titolo di compensi legali, a mezzo di assegno bancario n. _______________tratto sul c/c n. 31680 della Banca Alfa (doc.9).

c) Con racc. a/r del 10.07.2008 il sig. primo, per il tramite dell’Avv. Flacco, comunicava alla società odierna convenuta la propria determinazione di voler trattenere il predetto importo a titolo di acconto sulle maggiori somme dovute. In detta raccomandata il predetto legale indicava analiticamente le somme dovute relativamente ai danni materiali, chiedendo la corresponsione di un importo residuo pari ad € 3.568,00 oltre ad € 950,00 a titolo di onorari (doc.10).

d) Con successiva racc. a/r del 25.07.2008 la “Alfa Assicurazioni S.p.A.” offriva all’odierno attore l’ulteriore importo di € 334,00, a mezzo di assegno bancario n. ______________ tratto sul c/c n. 31680 della Banca Alfa senza che detta offerta risultasse in alcun modo motivata (doc.11).

e) Stante la palese incongruità dell’offerta, peraltro non corredata dalla benché minima motivazione, il attore tratteneva detto importo a titolo di maggior avere sulle ulteriori somme dovute.

f) Malgrado ciò, a tutt’oggi, il attore non ha ottenuto il giusto ristoro dei danni subiti;

III) NATURA ED ENTITA’ DEI DANNI SUBITI

a) Il danno materiale

Con riferimento al danno patrimoniale, questo andrà quantificato stimando il valore commerciale dell’automobile _________ tg. _________ al momento del sinistro. Infatti, come si evince dalla documentazione fotografica allegata, l’autovettura dell’odierno attore a seguito del sinistro subiva danni di tali entità da renderne antieconomica la riparazione. In virtù di ciò in data 03.03.2008 ne veniva ordinata la rottamazione come da certificato allegato.

Sulla base della valutazione desumibile dalla rivista eurotax il valore della _________ tg. _________ al momento del sinistro ammontava ad € 4.600,00 (doc.12). Inoltre, il sig. primo ha dovuto sostenere le spese di soccorso stradale per € 168,00 (doc.13) e radiazione della targa per € 96,68 (doc.14). Infine appare del tutto equa la quantificazione del danno da fermo tecnico nella misura di € 500,00.

Pertanto, il danno materiale complessivo deve quantificarsi in € 5.364,68; da detta somma andranno detratte le somme già versate rispettivamente per gli importi di € 2.100,00 (al netto di € 350,00 di onorari) e di € 334,00.

Di guisa che con riferimento al danno materiale la residua somma dovuta dai convenuti ammonta ad € 2.930,68.

b) Il Danno non patrimoniale

Volendo quantificare il danno non patrimoniale, andremo ad analizzare i diversi pregiudizi subiti dal sig. primo adoperando solamente per mera sintesi descrittiva le distinte dominazioni di danno biologico, danno morale e danno esistenziale.

 Il danno biologico

Partendo dalla lesione all’integrità psicofisica del attore, l’elaborato peritale redatto dal medico legale dott. Flavio, oltre a confermare il nesso di causalità tra l’evento e le lesioni subite, valuta come di seguito i danni fisici patiti dal sig. primo : I.P. 18%; I.T.A. di gg. 90; I.T.P. al 50% di gg. 40.

Sul punto vale la pena precisare come nella quantificazione del danno "biologico" occorra far riferimento alle Tabelle elaborate dal Tribunale di Milano come da Sentenza della Corte di Cassazione - III Sezione - n. 12408 del 07.06.2011
 Il pregiudizio costituito dalla sofferenza soggettiva (c.d. danno morale)

Inoltre, sempre sul versante del danno non patrimoniale, occorre valutare quello che per mera sintesi descrittiva viene definito danno morale soggettivo, ossia quella tipologia di pregiudizio derivante dal transeunte turbamento dello stato d’animo della vittima, determinato dal fatto illecito di cui è causa. Riteniamo che, nel caso di specie, questo tipo di pregiudizio debba quantificarsi nella percentuale di 1/3, da calcolarsi sulla somma di quanto dovuto a titolo di invalidità permanente e di inabilità temporanea. Appare, infatti, del tutto evidente la non sovrapponibilità dei pregiudizi alla persona derivanti dalla lesione all’integrità psicofisica (c.d. danno biologico) rispetto ai pregiudizi consistenti nel turbamento dello stato d’animo della vittima che si caratterizzano in quelle sensazioni di dolore, abbattimento morale e disagio interiore. Alla luce di ciò si ritiene che in nessun modo si possa parlare di una duplicazione del risarcimento del medesimo danno.

Infatti, rispetto al danno derivante dalla riduzione dell’integrità psicofisica, con i risvolti concreti dei postumi invalidanti individuati sulla base dell’allegata relazione medico legale, ben altro pregiudizio è il turbamento causato da un evento violento e traumatico, lo sconvolgimento derivante da un duplice ricovero ospedaliero, l’angoscia legata allo stato di precarietà che si associa ad ogni forma di malattia.

Trattasi di un’intima sofferenza connessa alla menomazione psicofisica, ma da questa ben distinta.

Sul punto richiamiamo la sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni unite, del 11.11.2008, n. 26972 ove nella motivazione, al punto 2.10, si legge: « va conseguentemente affermato che, nell’ambito della categoria generale del danno non patrimoniale, la formula “Danno morale” non individua una autonoma sottocategoria di danno ma descrive tra i vari possibili pregiudizi non patrimoniali, un tipo di pregiudizio costituito dalla sofferenza soggettiva cagionata dal reato in sé considerata. Sofferenza la cui intensità e durata nel tempo non assumono rilevanza ai fini della esistenza del danno, ma solo della quantificazione del risarcimento ».
D’altro canto lo stesso Giudice di legittimità con recentissima pronuncia - Suprema Corte - III Civile – con Sentenza 18641 del 12.09.2011 - ha affermato come nel nostro ordinamento la giurisprudenza di merito e di legittimità non abbia “cancellato la fattispecie del danno morale intesa come "voce" integrante la più ampia categoria del danno non patrimoniale : né avrebbe potuto farlo senza violare un preciso indirizzo legislativo, manifestatosi in epoca successiva alle sentenze del 2008 di queste sezioni unite, dal quale il giudice, di legittimità e non, evidentemente non può in alcun modo prescindere in una disciplina (e in una armonia) di sistema che, nella gerarchia delle fonti del diritto, privilegia ancora la diposizione normativa rispetto alla produzione giurisprudenziale ”.
 La sofferenza morale determinata dal non poter fare (c.d. danno esistenziale)

Infine, sempre con riferimento al danno non patrimoniale, occorre prendere in esame un altro pregiudizio patito dal sig. primo.

Nel caso di specie, i gravissimi traumi riportati dal attore hanno dato vita a limitazioni irreversibili nei movimenti dello stesso e ciò con riferimento alla spalla destra, al torace, all’addome, il tutto come da documentazione medica allegata.

Da questa lesione del “bene salute” in capo al sig. primo, realizzatasi in presenza dell’ipotesi di reato di lesioni colpose, vanno presi in considerazione una serie di pregiudizi che, in quanto attengono all’esistenza della persona, per comodità di sintesi possono essere descritti e definiti come esistenziali, senza che, tuttavia, possa configurarsi un’autonoma categoria di danno.

Il sig. primo a seguito dei postumi invalidanti subiti nel sinistro de quo accusa forti dolori alla colonna vertebrale, nonché continue vertigini e ricorrenti mal di testa. In virtù di ciò l’odierno attore si è visto forzosamente impedito a coltivare la sua massima passione consistente nella pratica sportiva.

Sul punto, riportiamo di seguito le attività che il sig. primo si è visto obbligato ad interrompere a seguito dei postumi conseguenti alle lesioni subite nel sinistro de quo:

- l’odierno attore è stato appassionato praticante dell’arte venatoria, come può evincersi dal libretto personale per Licenza di Porto Fucile N° _________-M rilasciato dalla Questura di _________ il 24.08.2007 (doc.15);

- il sig. primo ha coltivato da svariati anni l’amore per la pesca sportiva, come dimostra il documento di “licenza per l’esercizio della pesca sportiva nelle acque interne”, licenza n.__________ (doc.16);

- l’istante, per circa 20 anni, ha praticato l’attività subacquea di sommozzatore ad altissimi livelli. A testimonianza di ciò si richiama il tesserino di sommozzatore rilasciato in data 29.03.90 dall’Associazione Nazionale Istruttori Subacquei (doc.17);

- il sig. primo è esperto praticante della raccolta dei funghi, circostanza questa testimoniata dal Tesserino n. ______ rilasciato dalla Regione ______ di Autorizzazione alla raccolta dei funghi Rilasciata ai sensi della Legge Regionale n.32/98 (doc.18);

- l’odierno attore è stato assiduo frequentatore di palestre Fitness; attività facilmente desumibile dai tesserini di iscrizione prodotti in giudizio (doc.19).

Il sig. primo in modo ingiusto, brusco e financo violento ha dovuto interrompere la pratica di tutte queste attività fonte di realizzazione per la sua personalità quali la costante frequentazione della palestra, la pratica di immersioni subacquee, la caccia, il nuoto, la pesca sportiva, la raccolta dei funghi. Dette attività oltre che a costituire fonte di piacere e svago per l’odierno attore, hanno ricoperto un ruolo fondamentale nella formazione della propria persona in quanto praticate durante tutta la giovinezza, e sin dall’infanzia. D’altro canto è evidente l’impossibilità di poter ancora praticare dette attività, e ciò in quanto il sig. primo ha subito pregiudizi permanenti in parti del corpo di importanza nevralgica per gli spostamenti richiesti dalla svolgimento delle predette discipline. È, infatti, assunto appartenente alla comune esperienza quello secondo cui non è possibile praticare la caccia o la raccolta dei funghi, le immersioni subacquee o la frequentazione assidua della palestra o della piscina per tutti quei soggetti che soffrono forti dolori alla colonna vertebrale, nonché continue vertigini e ricorrenti fortissime cefalee.

Nel caso di specie, trovandoci alla presenza di un ipotesi di reato (lesioni colpose) non può che affermarsi la risarcibilità «del danno non patrimoniale nella sua più ampia accezione, comprendente anche il pregiudizio non patrimoniale consistente nel non poter fare (ma sarebbe meglio dire: nella sofferenza morale determinata dal non poter fare)» (Sentenza Corte di Cassazione a Sezioni unite, del 11.11.2008, n. 26972, motivazione, punto 3.4.1.).

Laddove il diritto alla pratica dell’attività sportiva rientra certamente tra quegli interessi di rango costituzionale.

Alla luce di ciò appare decisamente equa una valutazione di tale pregiudizio rientrante nel danno non patrimoniale da quantificarsi nella maggiorazione nella misura di 1/3 del danno biologico. Maggiorazione che dovrà cumularsi con quella precedentemente descritta ed anch’essa stimata nella misura di 1/3 del danno biologico; e così per un totaloe di 2/3.

 Riassumendo

Ciò premesso, considerando che il attore, nato il ____________, all'epoca del sinistro verificatosi il 02.07.2005 aveva 37 anni, il credito a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale subito nel sinistro, si può così riassumere e quantificare:



I.P. 19% anni 37 € 35.000,00

I.T.A. gg. 90 € 3.785,40

I.T.R. 50% gg. 40 € 841,00

Tot 1 € 39.626,00

Maggiorazione di 2/3 € 26.417,33

Tot 2 € 66.043,33



A detti importi vanno inoltre sommate le spese mediche sostenute e documentate (doc.20), per l’importo 1.232,25, giungendo così ad un totale complessivo di € 67.275,58.

Alle suddette somme deve, infine, essere aggiunto un importo da determinarsi equitativamente ex art. 2056 c.c., secondo il più recente orientamento giurisprudenziale (Cass. S.U. 17.02.1995 n. 1712), a titolo di risarcimento del danno da lucro cessante per il mancato godimento della somma liquidata a titolo di ristoro, somma che – ove posseduta ex tunc – sarebbe stata investita per ricavarne un lucro finanziario.

Sulle intere somme da liquidare infine decorrono gli interessi legali.

Ciò premesso il sig. primo , come in epigrafe rappresentato, difeso e domiciliato



CITA



- Il sig. secondo residente in ______, Viale ________ n. ____, (_______);

- la sig.ra terza , residente in ________, località _________ (______);

- la “Alfa S.p.A.” in persona del legale rappresentante pro tempore, con sede in _________, Viale ________, n.____ (______)

a comparire dinanzi al Tribunale civile di ______, nota sede di Via _______ n. __, Sezione e Giudice designandi, all’udienza del ___________ ore di rito – con invito a costituirsi in giudizio nel termine di venti giorni prima dell’udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite dall’art. 166 c.p.c., e con avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c. e che in difetto di costituzione si procederà in loro contumacia ai sensi dell’art. 171 c.p.c. – per ivi sentir accogliere le seguenti



CONCLUSIONI



A) accertare e dichiarare l’esclusiva responsabilità del sig. secondo in ordine alla produzione del sinistro descritto al capitolo I) del presente atto;

B) per l’effetto condannarlo, in solido con la sig.ra terza proprietaria dellìautovettura _________tg. _________ e con la “ALFA Assicurazioni S.p.A.”, in persona del legale rappresentante p.t., al risarcimento di tutti i danni conseguenti alle lesioni subite dal attore sig. primo per complessivi € 67.275,58 - comprensivi del danno non patrimoniale, e delle spese mediche sostenute e documentate - oltre al risarcimento dei danni materiali subiti dal medesimo attore nella misura della residua somma di € 2.930,68; ovvero negli importi diversi minori o maggiori ritenuti di giustizia, oltre rivalutazione monetaria ed interessi nella misura di legge sulla somma rivalutata;

C) condannare i convenuti, in solido, al pagamento di spese, competenze ed onorari di causa da distrarsi in favore dei procuratori antistatari.

In via istruttoria si chiede ammettersi:

• interrogatorio formale del convenuto sig. secondo nonché prova per testi sulle circostanze di fatto di cui ai seguenti capitoli di prova:

1. Vero che in data 22.02.2008, alle ore 12.00 circa, in _________ il sig. primo si trovava a percorrere alla guida della propria autovettura _________ tg. _________, la carreggiata esterna del GRA, occupando la corsia centrale;

2. Vero che all’altezza del Km 9,600 l’autovettura _________tg. _________ che precedeva il attore perdeva il paraurti posteriore;

3. Vero che il sig. primo tentava di evitare il predetto ostacolo, compiendo una manovra di immissione nella corsia di sinistra;

4. Vero che anche il paraurti distaccatosi dall’autovettura _________tg. _________ assumeva una traiettoria verso la sinistra del sig. primo muovendosi nell’opposto senso di marcia di quest’ultimo, rendendo inevitabile l’urto con l’auto dallo stesso condotta;

5. Vero che a seguito della collisione l’odierno attore perdeva il controllo della propria autovettura andando ad urtare l’autovettura ____________ tg. ____________ di proprietà e condotta dal sig. Pompeus, il quale percorreva la carreggiata esterna del GRA procedendo lungo la corsia di sorpasso;

6. Vero che a causa del predetto scontro, l’automobile del sig. primo andava ad urtare il new jersey, si ribaltava ed assumeva una posizione statica finale trasversale rispetto all’asse stradale con la parte anteriore rivolta verso lo spartitraffico occupando le corsie di sorpasso e quella centrale.

Si indica a testimone il sig. MarcoAntonio nato a _________ il __________ e residente in _________, Via ____________ n. ____;

• C.T.U. medico legale sulla persona del sig. primo al fine di valutare la natura e l’entità delle lesioni subite.

Si offrono in comunicazione, in fotocopia: 1) Carta di circolazione dell’autovettura _________ tg. _________; 2) Prontuario per le annotazioni e gli accertamenti urgenti relativi agli incidenti stradali redatto dagli agenti della Polizia di Stato Sottosezione Polizia Stradale di _________; 3) Modello CAI sottoscritto; 4) documentazione fotografica attestante i danni subiti dall’auto _________ tg. _________; 5) Certificato di Rottamazione del _______ reg. N° ___; 6) Documentazione medica comprensiva di cartelle cliniche relative a 2 ricoveri ospedalieri; 7) Relazione medico legale del dott. Flavio; 8) Racc. a/r del 10.03.2008 Avv. Flacco - ALFA Assicurazioni S.p.A.; 9) Racc. del 08.07.08 Alfa Assicurazioni S.p.A., con allegato assegno bancario n. 272.415.939-03; 10) Racc. a/r del 10.07.2008 Avv. Flacco – Alfa Assicurazioni S.p.A.; 11) Racc. a/r del 25.07.2008 Alfa Assicurazioni S.p.A. con allegato assegno bancario n. 272.735.565-00; 12) estratto eurotax 08-09/07, pag. 118; 13) Fattura soccorso stradale € 168,00, System Machine Cars s.a.s.; 14) Fattura n. 47 di € 96,68 emessa da_________ per Radiazione targa; 15) Libretto personale per Licenza di Porto Fucile N° _________-M rilasciato dalla Questura di _________ il 24.08.2007; 16) Licenza per l’esercizio della pesca sportiva nelle acque interne n. _______; 17) Tesserino di sommozzatore rilasciato in data 29.03.90 dall’Associazione Nazionale Istruttori Subacquei; 18) Tesserino n. _______ rilasciato dalla Regione Lazio di Autorizzazione alla raccolta dei funghi Rilasciata ai sensi della Legge Regionale n.32/98; 19) Tesserini di iscrizione in palestra; 20) Ricevute spese mediche sostenute.

Ai fini della legge relativa al contributo unificato si dichiara che il valore della causa, è pari ad € 67.275,58

_________, lì (Avv. ___________________)




Il sottoscritto PRIMO, nato a ____________ il __________, residente in ________, via ________n.______, C.F. ___________ informato ai sensi dell’art.4, comma 3, del d.lgs. n. 28/2010 della possibilità di ricorrere al procedimento di mediazione ivi previsto e dei benefici fiscali di cui agli artt. 17 e 20 del medesimo decreto, come da atto allegato, delega a rappresentarlo e difenderlo, unitamente e disgiuntamente, in ogni stato e grado, anche esecutivo del presente procedimento, con ogni più ampio potere di legge - ivi compresa la facoltà di agire e resistere in riconvenzionale, di chiamare terzi in causa, di rinunciare ed accettare rinunce agli atti ed all’azione, di nominare sostituti, di transigere e conciliare, di incassare e quietanzare anche in relazione alle somme che saranno versate in sede esecutiva, di sottoscrivere qualsiasi atto giudiziale e stragiudiziale utile all'adempimento del mandato conferito - l’Avv. _____________ nel cui studio in _______, via _________, elegge domicilio. Ai sensi e per gli effetti della L. 675/96, come sostituita dal T.U. 196/03, dichiaro di avere ricevuta apposita informativa e presto il consenso al trattamento dei dati, compresi quelli sensibili, direttamente o anche tramite terzi per ottemperare agli obblighi previsti dalla legge e al mandato conferito.

 

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