Nell'attesa della pubblicazione del decreto ministeriale che dovrà determinare i parametri ai quali il giudice si atterrà per la liquidazione dei compensi, il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Brescia ha emanato una circolare in si consigliano ai legali delle ragionevoli prassi operative per superare le difficoltà insorte nell'indicazione delle spese legali.

NEI RICORSI PER DECRETO INGIUNTIVO
Secondo il COA di Brescia in caso di ricorso per decreto ingiuntivo le spese dovrebbero essere suddivise in due singole voci: anticipazioni (pari al contributo unificato ed alla marca per diritti €.8,00), compenso professionale (pari alla somma tra le voci diritti, onorari e spese forfettarie di cui alle tabelle già in uso (ad esempio per lo scaglione da €.12.950,00 a €.26.000,00: “anticipazioni €.111,00, compenso professionale per la procedura monitoria fino all'emissione del decreto €.803,25”);

NEGLI ATTI DI PRECETTO
Negli atti di precetto andranno indicate analiticamente le voci per le anticipazioni sopportate oltre ad una singola voce (ad esempio nell'ipotesi di atto di precetto su decreto ingiuntivo non opposto: "Compenso professionale per la fase monitoria dall'esame del decreto ingiuntivo fino all'ottenimento del decreto di esecutorietà, nonché per la redazione dell'atto di precetto sino alla sua notificazione") da quantificare in misura non superiore alla somma delle voci di diritti e onorari che già venivano esposti fino all'entrata in vigore della nuova normativa ;

NELLE NOTE SPESE GIUDIZIALI
La nota andrà redatta secondo tariffa per le prestazioni effettuate sino al 23.1.2012; quanto alle prestazioni successive andranno indicate in una singola voce (ad esempio: "Compenso professionale per redazione comparsa conclusionale, esame comparsa conclusionale avversaria, redazione memoria di replica, …") la cui quantificazione dovrà avvenire in relazione all'opera prestata con riguardo alla sua natura, complessità e importanza.

Avv. Orazio Esposito

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