>Legittime le dimissioni senza preavviso in base alla normativa emergenziale Covid in Lazio

Nell’ambito dell’emergenza Covid, nella Regione Lazio è stata adottata l’Ordinanza del Presidente della Regione del 17.03.2020 n ° Z000009 che ha consentito di dimettersi senza preavviso dalle strutture accreditate ove chiamati, perché inseriti nelle graduatorie, ad essere assunti a tempo indeterminato nel SSR.
Ciò nonostante le strutture accreditate, non solo hanno trattenuto sulle competenze di fine rapporto, l’indennità per il mancato preavviso, ma hanno anche fatto opposizione a quei lavoratori che sulla scorta dei sopra citati provvedimenti avevano chiesto ed ottenuto ingiunzione di pagamento.

L’opposizione si è fondata su due argomenti; con il primo si è osservato che l’ordinanza del Presidente della Regione Lazio limita l’esonero dal preavviso ai soli dipendenti a tempo determinato, mentre l’estensione ai lavoratori a tempo indeterminato è operata da un atto amministrativo sottoscritto da due dirigenti che il Giudice dovrebbe disapplicare in quanto non autorizzato a derogare ad un provvedimento normativo sottoscritto dal Presidente della Regione.
Con il secondo motivo, si aggiunge che il provvedimento regionale non potrebbe derogare ad una norma di legge quale quella che prevede l’obbligo di preavviso nel caso di dimissioni.
Nel caso in esame sono state queste le argomentazioni usate da un noto ospedale accreditato. La opposta nel costituirsi in giudizio osservava che:
- Con delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 è stato dichiarato per motivi sanitari lo stato d’emergenza.
- L’art. 3 co. 2, del D.L. n. 6/2020 ha legittimato i Presidenti regionali e i sindaci ad esercitare, anche nella fase emergenziale in atto, il potere di emanare ordinanze in materia sanitaria, sulla base di alcune fonti di rango primario preesistenti;
- L’art. 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, consente ai Presidenti della Regione, in materia di igiene e sanità pubblica, di adottare ordinanze contingibili e urgenti con efficacia estesa alla Regione o a parte del suo territorio.
- Per far fronte alla carenza di organico nell’ambito del personale sanitario, il Presidente della Regione Lazio ha adottato numerose ordinanze volte a favorire l’assunzione del personale ed a semplificare le procedure di reclutamento.
- L’esonero dal preavviso per i chiamati da graduatorie di avviso o concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato dei titolari di rapporto di lavoro a tempo indeterminato in Aziende ed Enti del SSR ed anche in strutture private o private accreditate, non sembrava previsto dall'Ordinanza del Presidente della Regione Lazio Z00009 che pareva limitare l’efficacia ai lavoratori a tempo determinato;
- L’estensione è stata prevista solo dalla nota prot n 237157 del 20.03.2020, integrativa dell'allegato 2;
- Si deve ritenere che è stato lo stesso Presidente della Regione Lazio ad autorizzare la Direzione Regionale Salute ad adottare tutte le misure normative ed organizzative in materia di reclutamento ed organizzazione del personale.
- Più nello specifico, con O.P.G.R. Lazio 6 marzo 2020, n. Z00003 - Misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID2019, Il Presidente della regione ORDINA “ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica, le seguenti misure: (misure di contenimento e gestione) (sanità)” (…) 23 di autorizzare le Aziende e gli enti del SSR, secondo le procedure di cui al punto 25, al reclutamento del personale necessario per la gestione dell’emergenza a livello ospedaliero e territoriale nonché per l’attivazione di nuovi posti letto di Terapia Intensiva e il potenziamento delle unità operative di Malattie Infettive, Pronto Soccorsi, Pneumologie e Radiologie, anche in deroga all’ordinario sistema di approvazione del fabbisogno assunzionale; (assunzioni) (personale)24 di autorizzare, secondo le modalità di cui al punto 25, il ricorso all’istituto della mobilità d’urgenza/assegnazioni temporanee del personale del SSR, già in servizio, sia a tempo determinato che indeterminato anche tra diverse aziende, allo scopo di sostenere il carico assistenziale delle strutture e/o delle aree a maggiore criticità assistenziale; (personale)25 che le misure di cui ai punti 23 e 24. relativi al personale pubblico, ivi incluse le modalità di reclutamento, anche flessibili di impiego e assegnazione possono essere adottate previa autorizzazione della Direzione regionale Salute, in coerenza con gli indirizzi programmatori definiti; alla Direzione Salute di fornire le necessarie indicazioni per l’espletamento delle procedure concorsuali, per l’utilizzo della modalità di lavoro agile nonché per lo svolgimento delle attività formative, nel rispetto di quanto previsto dal DPCM 4 marzo 2020;
- La Direzione Regionale Salute, richiamando tale OPDR, con la nota citata ha semplicemente integrato l’Ordinanza Z000009 estendendo al Personale assunto a tempo indeterminato l’esonero dal preavviso;
- L’Ordinanza e la nota integrativa hanno eliminato un’aporia del sistema per il quale, chi, esponendosi al pericolo del contagio, rispondeva all’invito delle Asl, non potendo dare materialmente il preavviso, essendo la chiamata “ad horas” si vedeva costretto a subire la beffa di un danno economico, quale quello dell’indennità di mancato preavviso.

La sentenza del Tribunale di Roma (sentenza 10218/2021 del 3.12.2021), ha pienamente accolto le osservazioni di parte opposta riconoscendo il Potere del Presidente della Regione Lazio di adottare ordinanze contingibili ed urgenti in materia di organizzazione sanitaria ed individuando proprio nella O.P.D.R. Lazio 6 marzo 2020, n. Z00003 la fonte del potere dei dirigenti regionali di integrare l’ordinanza presidenziale estendendo l’esonero dal preavviso ai Lavoratori a tempo indeterminato. Il tutto all’interno di una normazione emergenziale che ha derogato a numerose norme in materia di reclutamento e gestione del personale.


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Umberto Rossi

Si occupa prevalentemente di Diritto civile e nello specifico del diritto del condominio e delle locazioni, del diritto di famiglia, dei contratti, della responsabilità contrattuale, extracontrattuale e professionale. Patrocina anche controversie di lavoro ed in convenzione con un sindacato ha seguito e seguo 130 pratiche di invalidità civile. Il suo brocardo latino preferito é “qui iure suo utitur neminem laedit” che esprime l’essenza del diritto, quella per la quale l’esercizio legittimo di un proprio diritto non può mai considerarsi fonte di responsabilità. E' possibile contattarlo all'indirizzo email

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